Dopo aver conosciuto Prepotto in compagnia di Michele, dopo aver incontrato produttori così appassionati e generosi, dopo aver assaggiato amabili vini e passeggiato per vigne fino a tarda sera, ci è sembrato impossibile rendere giustizia a questa visita con un solo articoletto.
Bene, giunti ora al termine dei racconti con voluta ritmicità e senza fretta, non ci restano che le conclusioni.
Il territorio di Prepotto ha dimostrato di essere in fermento e ben orientato al futuro, con mente aperta anche all’innovazione. Ciò che colpisce è notare che allo stesso tempo sta riuscendo a mantenere con determinazione la sua genuinità, rispettando la propria identità.
La rivalutazione che sta avendo la denominazione Prepotto è frutto sì di un’intrinseca vocazione territoriale e della tradizione, ma anche di un cammino avviato a vele spiegate verso il confronto e il miglioramento.
Ritengo che questo territorio con la sua Associazione abbia tutte le carte in regola per emergere con successo nel panorama mondiale.
Lo schioppettino di Prepotto non potrà essere da meno, emergendo come
un vino dall’anima profonda, che continua a scaldare il cuore anche nel ricordo, dove la passione del produttore infonde quel “quid” che è fa la differenza.
Un po’ di RINGRAZIAMENTI a questo punto sono ora doverosi..
Prima di tutto al nostro adorato Cicerone, Michele
Al riservato Marco Iacolettig
Al pragmatico Gianpaolo Lenuzza
Agli affiatati Elisabetta e Denis
A presto amici! E soprattutto BUON LAVORO!!
special thanks to:
i miei soci Heidi e Matteo! Grazie per l’opportunità e per il bel lavoro di equipè!!