Ad aprirci le porte dell’ Azienda Agricola Grillo è Anna Muzzolini, che è una delle sole due donne membri dell’Associazione.
Ci ha immediatamente colpito per la sua naturalezza e la sua forza. E’ lei che gestisce sia l’azienda che il Bed and Breakfast annesso, situati proprio nel paese.
Non appena entriamo nella sala degustazione Heidi nota il libro „UNSER FRIAUL“ di Gisela Hopfmüller und Franz Hlavac, una coppia di giornalisti che, appassionati del Friuli, hanno scritto già due libri riguardo le sue bellezze ed i suoi tesori. Queste pubblicazioni hanno rappresentato una pubblicità alla regione davvero persuasiva, a quanto mi raccontano Heidi e Anna, visto anche il consistente numero di turisti teutonici che sono accorsi a visitare la zona, motivati dalle letture dei due giornalisti!
A questo punto veniamo accompagnate a visitare la piccola cantina, partendo dalla sala delle barrique, decisamente la più caratteristica.
L’Azienda agricola Grillo destina 2 dei 9 ettari dedicati a vigneto alla produzione dello Schioppettino. Questi numeri rappresentano bene l’importanza che sta assumendo la varietà per il territorio di Prepotto.
Passiamo poi velocemente alla sala degustazione, dove ci attende paziente Michele per assaggiare uno Schioppettino 2011,
giovane e sorprendentemente speziato di chiodi di garofano, piccoli frutti rossi e cannella. Sembra di aver il naso sospeso sul vin brulè! Lo trovo un vino divertente!
Se lo schioppettino classico s’abbina generalmente bene con selvaggina e piatti di carne complessi, questa sua declinazione si accompagna curiosamente anche con abbinamenti un po’ estremi come un pesce elaborato in salsa piccante/speziata.
Le sue caratteristiche organolettiche derivano da un consapevole blend di uve Schioppettino nate da parcelle diverse posizionate sia a fondo valle che sul versante collinare, le cui peculiarità aromatiche, come si diceva in precedenza, sono sostanzialmente diverse.
L’azienda inoltre ha ricavato dall’antica villa anche un bed and breakfast, con una graziosa corte interna sulla quale si affaccia anche una chiesetta sconsacrata. Questo potrebbe essere il punto di partenza ideale per esplorazioni della zona, anche in bici.
P.S. E’ stato dopo la nostra visita che Heidi ha scoperto attraverso FB che Anna è coinvolta in un progetto davvero interessante. Un vino dalle due anime, chiamato “DUEDONNE”, un uvaggio composto da uve Sangiovese del Chianti coltivate a La Mole e uve di Schioppettino di Prepotto maturati 18 mesi in tonneaux di rovere. Un’affascinante esperimento che ci piacerebbe prossimamente testare assieme!